settembre 3, 2016

Cracking Art e la poetica del fanciullino

“È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi […] ma lagrime ancora e tripudi suoi” – Giovanni Pascoli

La realtà circostante è diventata quasi un’abitudine per noi adulti, così concentrati a vivere in una società dove non c’è più tempo per niente. Ma vi ricordate com’era il mondo quando eravamo piccoli?

Quando eravamo bambini il mondo era tutto una scoperta e le cose che adesso ci sembrano piccole e scontate erano fonte di immensa gioia e meraviglia. I bambini sono sensibili alla poesia delle cose, sanno entusiasmarsi e cogliere il bello nella semplicità. Da bambini potevamo stare per ore a giocare con un sassolino raccolto per strada o a guardare con gli occhi spalancati le figure di un libro, puntando il dito curioso a destra e a sinistra.

Camminare per le strade di una grande metropoli e imbattersi in una chiocciola fucsia gigante è un po’ come tornare a sentirsi così. Gli animali dello zoo Cracking Art, con i loro colori vivaci e le loro forme semplici e immediate, sono un’attrazione irresistibile per i più piccoli. Sono i personaggi delle storie che le mamme raccontano prima di andare a dormire, quelle fiabe incantate le cui origini si perdono nel mito e nella leggenda.

Incontrare un lupo all’ingresso di un parco o trovare un gruppo di ranocchie colorate in una fontana è come un prodigio. La fiaba è a portata di mano: posso toccarla, posso renderla un po’ più reale. Risiede qui infatti il valore pedagogico dell’arte: i bambini attraverso il contatto con le opere imparano a non limitare la loro immaginazione e si preparano a diventare degli adulti che cambiano la realtà e non la subiscono, trovando sempre un aspetto giocoso nella vita di tutti i giorni.

Sono molte quindi le zone di intersezione tra l’arte di Cracking e il mondo dell’infanzia, una caratteristica che ci rimanda subito all’arte di Miró. Anche Miró si lasciava ispirare dalle piccole cose: una macchia sul muro, un filo, un granello di polvere. Ma se Miró partiva dall’osservazione della realtà per poi estraniarsi e volare con la fantasia verso realtà parallele, Cracking Art riporta la fantasia nel quotidiano.

Da questo punto di vista quella di Cracking si conferma un’arte che non si pone su un piedistallo ma che è fatta per essere toccata e condivisa. Un’arte che piace ai piccoli ma anche agli adulti perché, come diceva Pascoli, esiste una voce in ciascuno di noi che si pone in contatto con la realtà più attraverso l’intuizione che il ragionamento, un fanciullino in grado di conoscere in modo più autentico ciò che lo circonda.