ottobre 15, 2016

L’unione fa la forza

Collaborare significa unire le forze per creare qualcosa di grande e la storia che vogliamo raccontarvi oggi è proprio quella dell’opera Cracking Art che più esprime questo concetto.

Il suricato è nato in un momento delicato nella storia del movimento. L’idea di creare quest’opera prese forma nel 2008 e l’impulso fu l’abbandono di un membro del gruppo originario, che decise di seguire un percorso artistico personale. Realizzare una nuova opera d’arte in un momento di rottura come quello di quegli anni nasceva dall’esigenza di ribadire l’importanza del concetto di gruppo, significava affermare che pur essendo piccoli, lavorando in gruppo e collaborando insieme si poteva andare avanti.

Il suricato, infatti, è un piccolo animale sociale che trasmette l’idea di una grande capacità di collaborazione. Vive in famiglie di 20/30 esemplari e rappresenta una forte capacità di adattamento alle circostanze esterne proprio grazie alla cooperazione con gli altri che gli permette di sopravvivere nelle condizioni più ostili.

Inoltre, il suricato è una creatura molto reattiva, capace di comunicare velocemente e di svolgere una funzione di sentinella all’interno del gruppo, segnalando la presenza di eventuali pericoli. A quest’ultimo aspetto si deve la scelta di rappresentare l’animale eretto, come se fosse a guardia del territorio mentre gli altri sono indaffarati nella caccia. Nelle installazioni Cracking Art, infatti, i suricati sono osservatori  posti in luoghi strategici della città, curiosi osservatori della realtà circostante.

La prima uscita del suricato fu nel 2009 con un’installazione a Sanremo durante il periodo del Festival della Canzone. L’evento era intitolato “Che sa(n)remo” ed era caratterizzato dalla presenza di sei conigli giganti contrapposti a cinquanta piccoli suricati. L’idea era quella di esprimere l’incertezza in cui versa il futuro del progresso umano, conteso tra poche grandi super potenze e piccole realtà coese.

In seguito sono state moltissime le iniziative che hanno visto i suricati tra gli animali protagonisti: le installazioni in Francia a Chartres, a Le Mans e a Calais per citarne alcune, oppure le esibizioni per le vie del centro storico di Siena o ai meravigliosi giardini di Valsanzibio. Spesso alcuni di questi animali sono stati incaricati di portare dei messaggi attraverso l’uso di cartelli. È il caso degli ironici “Save the plastic” dell’installazione a Tortona nel 2011: un invito a non disperdere la plastica ma a riciclarla dandole vita nuova. Anche a Bangkok, in seguito al primo attentato subito dalla nazione nel 2015, fu significativa l’installazione di suricati che portavano messaggi di forza e di coesione sociale per creare un mondo migliore in cui vivere.

Perché in fondo il vero senso della collaborazione è questo: condividere l’azione del creare. E condividere la creatività fa parte della natura stessa di Cracking Art.